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CLaudia Cardinale - Premio Faraglioni 2000

 

Claudia CardinaleClaudia Cardinale (vero nome Claude Josephine Rose Cardinale, sua madre era francese, suo padre era italiano, di origini siciliane) dotata di una bellezza tipicamente mediterranea, si è imposta nei primi anni '60 come attrice dal forte temperamento drammatico ed è in seguito divenuta una diva di fama internazionale, frequentò la scuola di Paul Cambon in Tunisia.

Ha esordito nel 1958, passando a parti impegnative, con Bolognini (Il bell'Antonio, La viaccia, Senilità, 1960-62), Zurlini (La ragazza con la valigia, 1961), Comencini (La ragazza di Bube, 1963) e Visconti (Il gattopardo, 1963). L'apparizione in Otto e mezzo (1963) di Fellini ha confermato la sua fama. Ha lavorato per Leone (C'era una volta il West, 1968), per Ferreri (L'udienza, 1971), per Squitieri (I guappi, 1973; L'arma, 1978; Claretta, 1984; Atto di dolore, 1990), Damiani (Goodbye e Amen, 1977), la Cavani (La pelle, 1981), Herzog (Fitzcarraldo, 1982) e Bellocchio (Enrico IV, 1984).

Trasferitasi a Parigi, dagli anni '90 ha diradato notevolmente la sua attività cinematografica. Tra le sue interpretazioni di questo periodo si ricordano Il figlio della Pantera Rosa (1993), il kolossal televisivo Nostromo (1996) e il film And now... Ladies and Gentleman di Claude Lelouch (2002). Ha debuttato in teatro con La Venexiana di Maurizio Scaparro, tornandovici nel 2006 con Lo zoo di vetro di Tennessee Williams per la regia di Andrea Liberovici. Nel 1998 è stata insignita della Commenda all'ordine del merito della Repubblica e nel 2008 le è stata conferita la Legion d'onore, mentre nel 2002 le è stato assegnato l'Orso d'oro alla carriera al Festival di Berlino.

Claudia Cardinale ha sempre preso forti posizioni politiche in senso liberale, si è spesso battuta per i diritti delle donne e dagli omosessuali e dà il suo contributo a molte cause umanitarie. Ha inoltre molte volte affermato di essere fiera dei suoi natali arabi. L'affascinante vita di Claudia Cardinale ha trovato anche uno sbocco letterario nella sua autobiografia "Moi Claudia, Toi Claudia".